SBAIZ Luigi

COD: 2d579dc29360 Categoria:

Descrizione

"All’inizio di un attacco contro una munita posizione nemica, rimaneva ferito ad una gamba. Con sereno stoicismo, mentre cercava di riordinare la sua squadra, estraeva il pugnale, e dopo averlo tentato egli stesso, ordinava ad un bersagliere accorsogli vicino di recidergli l’arto maciullato. Sfuggito a chi lo voleva soccorrere, strisciando sul terreno sotto il rinnovantesi tiro di artiglieria, ricuperava il proprio piumetto e, dopo averlo baciato, lo agitava incuorando con nobili e serene parole i bersaglieri di altri reparti che stavano per scattare anch’essi all’attacco. Sfinito per la perdita del sangue, consentiva di essere trasportato al posto di medicazione solo dopo aver raccomandato i propri uomini al comandante di battaglione. Il gesto leggendario, compiuto in un momento in cui la strage prodotta dal fuoco nemico era stata fulminea, è stato per tutti i bersaglieri il fulcro della leva che permise e rese brillante il proseguimento dell’azione. Prossimo a morire, perfettamente cosciente del proprio stato, dopo avere sopportato due successivi atti operatori con stoica fierezza, tanto da suscitare l’ammirazione dei sanitari, chiedeva di non essere separato dal suo piumetto, simbolo per lui, di tutta la sua nobile vita di soldato. – Zona di Poggio Scanno (Valle Idice), 20 aprile 1945".

Informazioni aggiuntive

grado

anno del fatto - medaglia

data del fatto - medaglia