GALUPPI Arturo

COD: 1e48c4420b70 Categoria:

Descrizione

Giovanissimo figlio del popolo, si arruolava, superando ogni difficoltà, in un reparto camicie nere d’assalto. Primo porta munizioni di una squadra mitraglieri, si prodigava oltre ogni limite, con magnifico sprezzo del pericolo, per alimentare la propria arma, durante aspra lotta per la difesa di una importante posizione e sotto violento fuoco nemico. Caduto il porta arma tiratore, lo sostituiva di propria iniziativa e calmo e sereno, falciava con fuoco micidiale l’avversario incalzante, superiore per numero e per mezzi. Ferito da una scheggia di bomba, rifiutava ogni soccorso e rimaneva ferito al suo posto di combattimento. Esaurite le munizioni, piuttosto che sfuggire all’accerchiamento del nemico che ormai cingeva da presso la posizione, continuava ad animare con l’esempio e con le parole i pochi legionari superstiti, difendendosi imperterrito con bombe e pugnale. Più volte colpito, cadeva morente e, in supremo anelito, si avvolgeva al polso un drappo nero recante il motto: “La mitragliatrice non la lascio, preferisco morire”. Raggiunta l’arma, vi cadeva sopra abbracciandola e stringendo in pugno l’ultima bomba che la morte gli aveva impedito di lanciare contro il nemico.

Caposaldino – Kungullit (Fronte greco), 7 aprile 1941

Informazioni aggiuntive

grado

anno del fatto - medaglia

data del fatto - medaglia