DI FERRO Roberto

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Descrizione

Primo fra i primi nelle più audaci e rischiose imprese, ardente di fede ed animato dal più puro entusiasmo, appena quattordicenne partecipava alla dura lotta partigiana, emergendo in numerosi fatti d’arme per lo slancio leonino e per supremo sprezzo del pericolo. Dopo strenuo combattimento contro preponderanti forze nazifasciste, in cui ancora una volta rifulse il suo indomito valore, esaurite le munizioni veniva catturato e condotto dinanzi ad un giudice tedesco. Benché schiaffeggiato e minacciato da orribili torture, si manteneva fiero e sereno non paventando le barbare atrocità dell’oppressore. Le sue labbra serrate in un tenace e sprezzante silenzio, nulla rivelarono che potesse nuocere ai compagni di fede ed alla causa tanto amata. Condannato a morte rispondeva: "Uccidetemi, i miei compagni mi vendicheranno". La brutale rabbia nemica stroncava la sua giovane esistenza interamente dedicata alla liberazione della patria. Magnifico esempio di valore e di giovanile virtù. – Pieve di Teco, 28 marzo 1945.

Informazioni aggiuntive

grado

anno del fatto - medaglia

data del fatto - medaglia