DI FEDERICO Vermondo

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Descrizione

A capo di una banda di partigiani ha strenuamente lottato contro le truppe tedesche finche catturato e messo al muro insieme ad altri compagni per essere passato per le armi non si dava per vinto, ma con un gesto di sublime follia si scagliava armato soltanto della volontà e della fede contro il plotone di esecuzione. Col gesto disperato che gettava lo scompiglio nelle file dei carnefici, egli dava a se stesso la morte degli eroi, ai compagni la salvezza e la libertà.- Arischia (L’Aquila), 11 giugno 1944.

Informazioni aggiuntive

grado

anno del fatto - medaglia

data del fatto - medaglia