DE ALESSANDRI Giovanni

COD: ae0eb3eed39d Categoria:

Descrizione

Capitano retrocesso, volontario in A.O., volle con fermo, costante proposito redimersi e gettare fra il passato e il presente il suo corpo a prova del pentimento, a purificazione dello spirito, per lasciare all’adorata figlia un nome onorato. Pregò il superiore di affidargli un posto d’onore, pregò il destino di aiutarlo a raggiungere la mèta. Al comando centuria di una banda, la comandò in modo ammirabile, esempio di coraggio, freddo sprezzo del pericolo, sempre in piedi, temerariamente sfidando la morte che desiderava come purificatrice. Rimproverato, alla vigilia di un aspro combattimento, dal comandante perché nella lotta si esponeva troppo, estraendo dal portafoglio il ritratto della figlia "le giuro su questa – disse – ch’ella non avrà a lamentarsi di avermi ricevuto alla banda. Non ci sarà nessuno domani avanti a me. E farò vedere come combattono gli Italiani". E mantenne la promessa. In un furioso attacco contro un nido di mitragliatrici scatta per primo, si slancia con pugnale e bombe a mano, è ferito più volte, cadono i suoi intorno a lui ma in un ultimo sforzo giunge all’arma nemica, pugnala il tiratore, col nome della figlia sulle labbra, sorridente si abbatte. Il corpo è crivellato di ferite, l’anima è in Cielo, il nome è di un eroe.

Chevenna, 20 gennaio 1937

Informazioni aggiuntive

grado

anno del fatto - medaglia

data del fatto - medaglia

404