CORSI Luigi

COD: b7bb35b9c6ca Categoria:

Descrizione

Comandante di incrociatore, durante molti mesi di guerra, con spirito di completa dedizione, aveva trasfuso nell’equipaggio le sue belle doti di volontà e di energia. Colpita ed incendiata, nella notte, la nave da una squadra nemica comprendente più unità da battaglia, privata ormai di ogni mezzo di offesa e di difesa, ancora si prodigava in un supremo tentativo di salvarla ed ai suoi marinai portava, con la parola e con l’esempio, quella forza e quella serenità, che erano nella sua anima. Sbandata fortemente la nave prima di ordinarne l’abbandono, prima di far mettere in mare le zattere, riuniva a poppa la sua gente per lanciare nella notte buia, l’estremo grido di fede: “Viva l’Italia, Viva il Re, Viva il Duce”. E all’Ammiraglio che lo invitava a salvarsi, rispondeva pacato, sereno, tranquillo: “Non mi salvo; la mia zattera è per i marinai”. Dalla plancia, mentre intorno a lui divampava furioso l’incendio, dava ancora l’ultimo comando: “Affondate la nave”. E con essa, che già in altri combattimenti al suo comando aveva vittoriosamente spiegato al vento la bandiera di battaglia, egli si inabissava nel mare.

Mediterraneo Orientale, 28 marzo 1941

Informazioni aggiuntive

grado

anno del fatto - medaglia

data del fatto - medaglia

404