Descrizione
Con pochi uomini si slanciava all’attacco di una mitragliatrice nemica, vicina alla sua posizione. Rimasto isolato ed accerchiato, si difendeva strenuamente, infliggendo gravi perdite all’avversario. Avuta da un ufficiale avversario l’intimazione di arrendersi, lo freddava con un colpo di piccone. Riaccesasi più feroce la lotte, menando colpi di piccone a destra e a manca, riusciva a sfuggire agli assalitori e faceva ritorno nelle nostre linee, passando attraverso quelle nemiche. Ferito, si medicava da sé e ritornava poi a combattere, rimanendo subito dopo nuovamente colpito a morte. – Monte Spil, 30 giugno 1916.